Per le famiglie, per i ragazzi del catechismo e dell’oratorio – Domenica 15 marzo 2020

 

Per le famiglie, per i ragazzi del catechismo e dell’oratorio

Domenica 15 marzo 2020

Carissimi bambini, ragazzi, giovani. Carissimi genitori, nonni, carissimi anziani, ammalati, operatori sanitari, farmacisti e volontari e tanti lavoratori e lavoratrici che affrontate con sacrificio questa emergenza sanitaria, sono vicino a voi nella preghiera e, in particolare, ogni giorno nella celebrazione della S. Messa, in cui prego per ciascuno di voi. Gesù è vivo ed è presente. In questi giorni, come raramente ci accade, siamo “costretti” a stare in casa con i propri familiari. E’ un dono guardare l’altro, essere guardati, pregare, mangiare insieme, dialogare, stare a casa e sentirci di casa, giocare insieme e seguire le informazioni che ci danno i mass media affinché dalla testa passino al cuore così da commuoverci e muoverci per aiutare chi più è nel bisogno. Leggiamo e riflettiamo sul testo che segue:

III domenica di Quaresima

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4, 5-15.19b-26.39a.40-42)

 20-2Qua-C_immgaine ridotta

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».

Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni».

È la domenica della donna Samaritana

Gesù, nello stesso modo in cui quel giorno, al pozzo, nella regione di Samaria, ha parlato ad una donna si rende presente a noi. La Samaritana si è resa conto di avere incontrato il Messia e, lasciando la sua brocca, ha iniziato a correre e a raccontare a tutti quello che le era successo. Da quel momento lei è cambiata, a tutti ha raccontato di quell’incontro bello, inaspettato, imprevisto, che le ha cambiato la vita e l’ha resa una donna felice. Gesù offre anche a noi la sua amicizia nell’incontro con delle persone che ci testimoniano un’esperienza di felicità.

QUESTE DOMANDE SONO PER TE

(PER OGNUNO DI NOI CHE VIVE IN CASA)

  • A te, in questi giorni, questa esperienza di legami con i tuoi familiari è di aiuto per non vivere da annoiato, infastidito e ingabbiato?
  • Come stai pregando, da solo e con gli altri in famiglia?
  • Qual è il dono più bello che in questi giorni stai scoprendo? Quali giochi stai facendo? Come va lo studio? Come va il lavoro dei tuoi genitori? Stai aiutando qualcuno che è bisognoso?
  • Come stai usando i social? Chi stai cercando in questi giorni al telefono? E perché queste persone?
  • Come trascorri le giornate? Di cosa hai bisogno?
  • L’imprevisto del coronavirus cosa ti sta chiedendo?

Secondo l’invito di papa Francesco e dell’arcivescovo Filippo “continuiamo a pregare per gli ammalati, gli operatori sanitari, tanta gente che soffre questa epidemia”.

Don Gino nella Santa Messa vi ricorderà tutti e noi seguiremo alle 12.00 su Rai1 l’Angelus del Papa.

Nota Bene: le domande possono essere di aiuto ad un dialogo tra le persone della stessa famiglia.

E’ proprio una novità!

Attendiamo le vostre risposte.

Don Gino e le catechiste

Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam!

Madonna della Salute, prega per noi!

San Giuseppe, prega per noi!

Santa Rita, prega per noi!